“[..] il vecchio portone d’ingresso.
L’avevano colorato con uno smalto rosso così sgargiante e brillante da catturare, talvolta fastidiosamente, lo sguardo.
Credo che quella tonalità fosse stata scelta nel tentativo di nascondere la ruggine o forse nella speranza di rendere meno evidenti i segni che il tempo aveva inciso nell’anima di metallo; come se un trucco appariscente e giovanile, steso spesso e copioso, potesse attenuare le rughe sul volto di un’ anziana signora […]”
E’ il vecchio uscio del palestrone di periferia, il varco che ha visto entrare e uscire moltissime ragazzine. Quell’ingresso che per tutte ha rappresentato, almeno per un istante, l’inizio di un piccolo, appassionante e meraviglioso sogno.
Il suo colore, rosso sgargiante, rosso come la passione, suggerirà a Nadia la tinta della sua scommessa, della sua promessa, del suo sogno…